IAIP – Internacional Association of Individual Psychology

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23th Congress of the International Association of Individual Psychology
IL CASO DI SANDRA
Dr. Franchini Massimo Psychologist Student of the third year at the Individual Psychology School in Reggio Emilia second principal school’s in Turin seat. Abstract The case treated by me concerns a patient of female sex aged 27 who comes to the clinical interview after having suffered from panic attacks and matrimonial crisis. The amount of anxiety is so high that it’s difficult to control it because the patient often cries during the interview. The patient in question appears well disposed to cooperating with me, but the diagnostic profile of this patient comes up to be of certain relevance. In particular we notice that the very significant clinical unease is also therapeutically uncontrollable as a lot of moments of intense crying make sometimes the treatment difficult: this happens for practical reasons as the periods in which the patient cries during the sessions become at times really considerable. The strategy in therapy was in fact to start controlling the moments of cries and of difficulty by encouraging her and with empathetic moments which have been certainly useful in order to reach the sharing of the unease, her comprehension and of her future therapeutic elaboration (this also in line with the principles of the adleriana therapy). It is evident that the patient presents some difficulties with her marriage and my task is to analyse these difficulties and at the same time to try containing the emotional difficulties that the patient shows in therapy. From the emerged data to the Rorschach protocol however we can quite quietly exclude the presence of a psychosis but we can not exclude, on the contrary we must take the presence of personality Disorder into consideration. IL CASO DI SANDRA ESAME OBIETTIVO DELLA PAZIENTE La paziente di nome Sandra ha 27 anni. Si è presentata per avere sofferto di recente d’attacco di panico con un’evidente crisi matrimoniale in atto. La paziente sta avanzando le pratiche per la separazione legale dal marito in quanto il loro rapporto di coppia è deteriorato per la indifferenza affettiva da parte del marito Carlo. E’ stata sposata per circa un anno. Il rapporto con il marito ha avuto un netto decadimento a causa del suo atteggiamento notevolmente anaffettivo. E’ piuttosto curata e indossa un abbigliamento non eccessivamente vistoso, ma comunque ricercato e di gusto. Questo fa presupporre una certa cura di sé e dell’immagine che cerca di fornire. Il modo di parlare e il tono della voce riflette il suo stato d’animo di profonda tristezza e amarezza e comunica un cero senso di sconforto e abbandono che esprime una sorta di mancanza di difese. Fisicamente non si siede né troppo vicina né troppo lontana. Psicologicamente la paziente non presenti quella vicinanza che sembrava mostrare ad una prima e sommaria impressione. Il pianto in particolare così regolare appare utilizzato per erigere quasi un muro alla possibilità di dialogo così che la mia capacità d’ascolto e di dialogo viene ridotta Spesso arriva in ritardo anche consistente ANAMNESI La paziente racconta della depressione reattiva alle negative vicende emotive nella sua vita con il distacco dal coniuge Carlo. Dice di avere provato e di avere tuttora affetto nei confronti del proprio coniuge, ma non riesce più a sopportare la difficilissima vita matrimoniale che ha attraversato.

Afferma di averlo apprezzato all’inizio per i suoi modi di fare “gentili e carini” ma, una volta sposati, ha manifestato un comportamento assolutamente priva d’affetto e di attenzioni, sia fisiche che psicologiche”. Questa modalità , sarebbe stata la responsabile della loro grossa crisi. La paziente riferisce di avere dei rapporti fisici e psicologici poco frequenti nel senso che si vedono poco perché il marito dopo il lavoro rientra a casa solo per poco per poi stare al bar. I loro colloqui poco frequenti degenerano spesso in pesanti discussioni. La cosa più sorprendente è che Sandra afferma di non avere colto alcun segno di tali problemi nel fidanzamento che durato un paio di anni. E’ da notare che Sandra quando parla della sua vita matrimoniale si mette sistematicamente a piangere in modo incontenibile tanto che le prime volte restava davvero poco tempo per colloquiare. E’ evidente che il comportamento della paziente induca un forte atteggiamento di compassione, e mi fa percepire il profondo stato di malessere che sta attraversando. Tuttavia mi rendo altresì conto che è necessario che impari a gestire il mio coinvolgimento emozionale per potere orientare il trattamento nel modo il più possibile obiettivo e professionale. Da un lato il coinvolgimento permette una certa empatia, dall’altro mi rendo conto che di tale coinvolgimento può ostacolare in senso costruttivo il nostro colloquio. Mi sono fatto l’idea che il suo pianto frequente e incontenibile sia espressione anche di una difficoltà consistente di gestire i propri vissuti emotivi, che troverà poi conferma nel successivo test di Rorschach. Per quanto riguarda i dati anamnestici relativi alle diverse età della vita della paziente nel periodo che va dai 6 ai 11 anni è stato abbastanza positivo per la paziente che non ricorda particolari traumi. Durante il periodo delle scuole medie, 11-13 anni, ricorda un rapporto abbastanza difficile con il padre. Nel periodo delle Scuole superiori il rapporto con il padre ha cominciato ad acuirsi negativamente. Afferma di non essersi mai sentita accettata dal padre. Il rendimento scolastico è stato pressoché costante ed in generale un rendimento discreto. Si è diplomata nel campo delle professioni artistiche. Sandra ha iniziato a lavorare all’età di 18 anni come cameriera lavora come barista in qualità di socia con altre due ragazze. Prima di intraprendere l’attuale lavoro ha fatto cameriera nel quale ha avuto a suo tempo dei grossi problemi con la titolare, che si sono ripresentati anche nel lavoro successivo di barista. La vita sociale è abbastanza povera con scarse amicizie e poche relazioni sociali in genere. Questo è un dato significativo e rappresenta uno dei fattori importanti per capire la patologia della paziente. All’esame del test di Rorschach evidenzia un negativo indice di realtà, tale da risultare “gravemente disturbata” nella percezione della realtà, con una diminuzione del rendimento intellettuale e modificazione dell’umore in senso depressiva e ansioso. L’ affettività appare labile e caratterizzata da una forte impulsività. Presenta sottovalutazione delle circostanze con affettività labile, egocentrica, non sufficientemente adattata. In conclusione presenta i tratti di un Disturbo di personalità sia per il contatto con la realtà (aspetto cognitivo) che per l’affettività labile ed intensa con difficoltà di controllo degli impulsi e dei rapporti interpersonali (DSM-IV).

 

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